2008-01-21

Sono passato da un po' di tempo a WordPress, dato che blogger non mi offriva i feed rss, ma adesso vedo che ci sono anche qui!

Provo a vedere com'è diventato, dato che anche wp non mi soddisfa molto, dato che impone limitazioni un po' troppo forti sulla formattazione dei post...

2005-08-21

Il mercato del weekend, il Chatuchak, ma lo si trova scritto in molti modi diversi, e' veramente spettacolare. Ci ho girato per almeno quattro o cinque ore, e sicuramente mi sono sfuggite ancora delle bancarelle.

Un po' di cosette le ho prese. Non molta roba comunque. I pantaloni per Carlo che se no si offende, e qualche alra cosa strana. Ho trovato anche la paletta per il wok, con il manico in legno, e un po' di ingredienti; non molta roba... purtroppo non e' un mercato alimentare, a questo non avevo pensato.

Comunque, mi sono anche mangiato un po' di schifezze qua e la'. Ho bevuto come un cammello, oggi e' veramente caldo, e sotto le tettoie del mercato si soffoca veramente. Per fortuna che alcuni banchetti hanno l'aria condizionata.

La zona degli animali me la sono girata proprio bene. Per gli acquari vendono pure gli squali, e non costano nemmeno tanto, 350 baht soltanto. Ho visto anche due batfish piccolini deliziosi, e poi ci sono molti granchi a zoccolo di cavallo (in inglese mi pare pioprio siano horseshoe crabs, ma in italiano?) che sono proprio belli, non li avevo mai visti dal vivo, sembrano proprio trilobiti. Stingrays, aragoste, granchi violinisti. Sono invece carissimi i golden malaysian, centinaia di euro, e non sono nemmeno tanto belli a vedersi. Mi dicono perche' sono proibiti, mah.

La cosa che fa piu' pena sono gli scoiattoli. Sono in gabbiette piccole, ed alcuni li tengono fuori legati con un cordino al collo. Specialmente i piccoli si vede che sono stati tolti dalla madre troppo presto, sono proprio appena nati, e non hanno l'aria di stare molto bene.

Alla fine, ormai e' buio, ma l'aereo parte abbastanza tardi, ho fatto un giro in citta', a vedere alcuni quartieri a luci rosse vicino a Sukhumvit road. Certo che ci sono delle fanciulle proprio niente male. Comunque, secondo me, la prostituzione qui in Thailandia fa' si' che per le ragazze del posto non sia concepibile l'avere alcun rapporto con i farang, gli stranieri. Qualunque cosa dovesse andare oltre una semplice chiacchierata per strada, rientra nelle competenze delle professioniste. Questo trovo che sia proprio un peccato.

Mi sono dato una lavata al bagno dell'aeroporto (anche i piedi, nel lavandino, tra l'ilarita' degli inservienti), mi sono messo qualcosa di pulito che mi sono tenuto da parte per il viaggio, e ho spedito lo zaino. Quando mai ho deciso di portare le pinne... se si tratta di una vacanza di mare, d'accordo, ma cosi' sono veramente state una palla al piede per tutto il viaggio. E quanto spazio occupano nello zaino! La prossima volta, quando mi servono, posso sempre noleggiarle.

Tra venti minuti mi devo presentare al gate. Non ho proprio nessuna voglia di ritornare. Fa proprio bene il Leo (cosi' lo cito un'altra volta, e lui e' contento): una vacanza come questa deve durare almeno due mesi... che dico, di piu'!
Proprio bello il pullman VIP pubblico. Molto migliore di quello turistico. Intanto ci sono tre posti, uno a sinistra e due a destra, con solo un piccolo corridoio. Poi i posti sono proprio larghi, e si reclinano un bel po'... sono riuscito a dormire in qualche modo ranicchiato, non il massimo per la schiena, ma comunque almeno sei-otto ore me le sono fatte! Sembrano un po' i sedili di prima classe degli aerei. Ti danno anche acqua, una pepsi e due dolcini. Solita sosta a mezzanotte per quaranta minuti, in una stazione degli autobus enorme, dove tutti i bus fanno sosta. Ottimo bagno, gratis, tanti banchetti per il cibo.

In complesso sono proprio soddisfatto. E' costato il doppio ma: nessuna sosta snervante a Surat Thani, e i posti sono mooolto piu' comodi.

Arriviamo alle sei a Bangkok, alla southern bus station (che poi e' a ovest). La LP dice che il 510 porta in aeroporto, ma non e' cosi' semplice. Prendo prima il 28, poi un 510, che pero' si ferma al Victory Monument (non vi dico che fatica spiegarmi con la bigliettaia!), li' pero' ne ho trovato uno (arancione, ecco la differenza) che mi ha portato fino in aeroporto.

Lascio lo zaino al deposito bagagli, tanto parto quasi a mezzanotte, e prendo di nuovo il 510 a tornare, e poi lo skytrainfino a Ekkamai, in fondo a Sukhumvit Road.

Mi avvio a piedi verso il centro, in un 7eleven mi prendo una bottiglietta di nido di rondine liquido (ho visto ieri una ragazza che lo comprava e mi ha detto che e' buono, mah) che sembra una gelatina un po' liquida. Sapore quasi assente.

Capito davanti al museo di scienze, e dato che e' domenica e' pieno di scolaresche. Faccio un giro, tanto costa solo 20 baht. Ci sono tanti esperimenti da provare, e nella zona degli insetti mi faccio anche camminare un insetto stecco sul braccio. Che strana sensazione! E' un animaletto delicatissimo, e anche a vederlo da vicino sembra proprio un ramoscello. Nel museo, al quinto piano, c'e' anche un alveare, con una piccola rampa all'esterno per fare transitare le api. Attraverso degli spioncini, accendendo la luce per un attimo, si possono vedere le api indaffarate sui favi.

Ora continuo il mio giro, ma gia' che ci sono, continuo la lista di ieri.

- I semafori a tempo
Moltissimi semafori hanno il conto alla rovescia, sia per il rosso che per il verde, cosi' sai quanto dovrai aspettare, oppure se e' meglio spicciarsi. I semafori pedonali ti danno solo 11 secondi.

- I cani
In giro, dovunque, dormono riversi sui marciapiedi. Sembra che siano trattati molto bene. Non solo bastardi, ci sono tantissimi cani di razza. Molti golden retriever addirittura. Al mercato a bkk vendono cuccioli di tutte le razze, anche shar-pei pieni di pelle!

- Il traffico
A bkk e' indubbiamente caotico, ma altrove molto meno. La gente non si spazientisce. Usano le frecce sicuramente di piu' che in Italia.Andare in giro in motorino, o anche attraversare la strada, non e' una cosa difficile, una volta che si e' capito il ritmo del traffico. La gente ti lascia passare, e' cortese. Non ho visto un solo incidente stradale in questi giorni. Certo, a Bangkok non girerei in motorino...

- La scrittura
E' veramente di una complicazione pazzesca, poi ha tutti queli pallini, che sembrano semplici abbellimenti e invece fanno parte del segno. Un casino di segni si somigliano. In pratica c'e' un segno per consonante e poi per ogni suono vocalico, che puo' essere prima, dopo, sopra, sotto (anche attorno) alla consonante della sillaba. Il problema e' che ogni suono vocalico puo' essere lungo o corto e ci sono cinque diversi toni. Ogniuna di queste combinazioni ha un segno vocalico differente. Veramente pazzesco. Mi sembra quasi piu' facile il cinese!

2005-08-20

Il tempo per fortuna e' migliorato, ho fatto un bel giro per la citta'. Ho trovato un grande magazzino tipo rinascente, cinque piani con scale mobili, e dall'altro ristorantini, con vista sulla citta'. Carino. E' di fianco al mercato comunale. Sotto c'e' un bel supermercato, con tante cose interessanti, ma dovrei riuscire a trovarle facilmente domani, a Bangkok, anche se sara' domenica. Ho scoperto che la Tabasco ha una linea extra-hot, ottenuta dagli habanero! Chissa' se la vendono anche in Italia.

Stavo meditando su un po' di osservazioni sulla Thailandia che non ho mai messo nel blog, almeno credo, e che volevo ricordare.

- I semafori a quattro tempi
In tutte le citta' importanti, e specialmente a Bangkok, i semafori sono a quattro tempi, non a due come da noi, per consentire il deflusso di un'intera strada alla volta, svolte a sinistra comprese. L'attraversamento degli incroci importanti e' quindi lentissimo.

- U-Turns
Tutte le autostrade e strade extraurbane importanti (ma anche la circonvallazione delle mura/canali di Chiang Mai) hanno possibilita' di fare inversione di marcia con delle apposite aree di u-turn, ogni cento metri in citta' oppure ogni qualche chilometro fuori citta'. Qualche volta, come ad esempio tra Surat Thani e Krabi, le due carreggiate nei due sensi di marcia sono distanti qualche centinaio di metri. Questo consente di lasciare aree di servizio e uscite solo su un lato della strada. Se ti trovi nella carreggiata sbagliata, non devi fare altro che invertire la marcia alla successiva u-turn, et voila'.

- Bronzo accanto a oro, udirono i ferrei zoccoli, acciasonanti
Veramente sarebbe oro e rosso. Tutti i negozi che vendono oro sono di colore lacca rossa. Muri, enorme insegne, tavoli. E cosi' gli oggetti d'oro risaltano sul rosso. Le scritte sulle insegne (sono qualsi sempre cinesi, i gestori, quindi spesso in caratteri cinesi) sono gialle, e in rilievo. La cosa e' estremamente kitch.

- Manichini ghignanti
Nel sud della Thailandia, e l'avevo notato anche l'anno scorso, alle isole, i manichini sono quasi tutti con delle facce orribili, mostruose, ghignanti, come il Joker di Jack Nicholson nel film Batman di Tim Burton. Sono orripilanti. Se ti trovi quel volto davanti senza che te lo aspetti, facile che ti viene lo sciopone. Chissa' che ha deciso che quella poteva essere una buona idea, blaaa. I pochi altri manichini senza l'orripilante ghigno hanno comunque fattezze cauasiche, occidentali; anche nei loro negozi!

- Motorini
I motorini che usano qui sono al 99% delle Honda 110, non so che modello, e sono veramente comodissimi. Sono veramente dei mezzi per spostarsi. Lungo sedile, per starci anche in tre (quattro pure!), facili da portare, spazio per portare la spesa, ruote non troppo piccole, cambio a quattro marce. Sono veramente una bella cosa, ma da noi non funzionerebbero, perche' sarebbero considerati "brutti". Come direbbe Munari, quando parla delle posate e conclude con le bacchette: troppo semplice.

- Ratti
Quando il mercato alimentare chiude, torme di ratti si aggirano per le bancherelle, assolutamente ignari della tua presenza. Praticamente ti passano tra le gambe. Devo dire che sono fi troppo grandi per i piccoli gatti che si vedono in giro, e i cani mi pare che non gli facciano un baffo.

- Mangiare tutto
Praticamente mangiano tantissime cose, anche quello che noi difficilmente considereremmo commestibile. Le verdure sono uno spettacolo, al mercato vedi cose che penseresti di trovare solo dal fioraio. Morning Glory, Water Mimosa, fiori vari, e quasi tutto viene consumato crudo, proprio come come piace a me, o appena scottato. Anche gli insetti al nord rientrano nel "mangiare tutto". Ho assaggiato quasi tutto, mi sono solo astenuto da dei coleotteri, forse ditischi, non so, enormi, lunghi anche una decina di centimetri, fritti. Quelli, no, non ce l'ho fatta...

- L'inglese
Ho visto scritto "Sand Which", che non e' male, e a Koh Phi Phi trovi spesso scritto, su insegne o altro, Pee Pee, che in inglese non suona tanto bene!

- Vasche di piante per strada
Mi piacciono le boccione (o pentoloni) davanti ai negozi, piene d'acqua, con dentro piante acquatiche varie. Per evitare la coltivazione delle zanzare sono in genere piene di piccoli pesciolini, tipo guppy, o altre bestioline che usiamo anche nei nostri acquari, che al mercato costano solo due baht.

- 7eleven
Mi piace questa catena di negozi, che vendono alimentari e bevande fresche. Sono un'oasi di aria condizionata quando fuori e' afoso, e in tutti un campanello suona quando entra o esce qualcuno dal negozio.

- Pacchetti per il cibo
In tutti i banchetti dei mercati, e anche per i piatti delle bancarelle, usano moltissimo impacchettare in sacchetti di plastica trasparente, chiusa con un elastico arrotolato. I sacchetti sono gonfi. Mi piacciono. Devono avere un uso di elastici spropositato: nei supermercati ho visto pacchi di elastici rossi che sarenno pesati un chilo!

- Guesthouses con le iniziali
Chissa' perche', forse mancanza di fantasia, moltissime guesthouses in giro per il paese hanno come nome le iniziali del proprietario. Io sono stato in una M.G., in una P.U., in una J.J.

- La foto che non ho fatto
Non avevo con me la macchina fotografica, e non ne ho sentito la mancanza. Solo una volta. A Surat Thani, all'alba, alla stazione delle corriere, mentre aspettavo la coincidenza per Krabi. Una ragazza, con un cappello nero, a tesa larga bucherellata, attraverso cui passava la luce del sole all'alba e ombreggiava parzialmente occhio viso e guancia. Praticamente vedevo solo meta' del volto, dato che l'altra meta' era coperta da un palo di legno, ma qul particolare del volto chiaro, con la filigrana dell'ombra, e con lo sguardo, l'iride, rivolta verso l'esterno, mi ha proprio colpito. Ecco, li' mi sarebbe piaciuto fermare quel momento.

- Sorriso
E' troppo bello il fatto che se, passando, sorridi, ti rispondono sempre con un sorriso.

Questa e' grafomania. Si era capito che qui a Phuket il costo di internet e' basso, vero?
Ier sera ho deciso di passare per Phuket, ho preso un biglietto per il traghetto, a 250 baht, e ho provato a vedere se trovavo qualche volo economico, ma non c'e' stato niente da fare: l'unica cosa ragionevole era un volo a soli 999 baht, ma partiva alle 23:30 e sarebbe arrivato dopo mezzanotte a Bangkok. E chi lo trova un'alloggio a quell'ora? Quindi prendero' un bus. Ho deciso di proivare uno di quelli pubblici. Anche se costa molto di piu', 900 baht, il doppio di fatto, di quelli turistici, perlomeno non dovrebbe fare la sosta a Surat Thani, e comunque voglio provare un bus VIP a 24 posti. In fondo... si tratta di 18 euro...

Il cellulare mi sembra che stia tirando le cuoia... forse l'umido... i tasti non rispondono, non si accende, mah. Vuol dire che non posso usarlo come orologio e sveglia. A seconda dell'ora del risveglio prendero' il traghetto delle 9:00 oppure quello delle 14:30. La mattina alle sette piove che dio la manda. In ogni caso alle otto sono gia' ben sveglio.

Traghetto, in coperta, riprende a piovere, mi rifugio nella cabina di comando, unico posto al coperto, il capitano ci lascia rimanere. A Phuket prendo un mototaxi e mi faccio portare alla stazione dei bus, dove trovo facilmente un posto su un VIP delle 18:30, che arrivera' alla Southern Station verso le 6 di domani mattina. Mi avvio verso il centro. Sono in giro a passeggio. La citta' non e' un gran che, ma mi guardo un po' di negozi di piante, piove ancor. Adesso sono davanti ad un ristorante vegetariano che sembra interessante, mi sa che mi mangio qualcosa.

2005-08-19

La marea era al minimo, e mi sono messo su un muretto a vederla salire. All'inizio piano piano, poi sempre piu' veloce.

Siamo in luna piena, forte escursione di marea (sigiziale si chiama?). Praticamente e' come se ogni ondina che arriva si sommasse, per fare salire il mare a coprire le rocce sulla riva, e a riprendersi le barche che erano spiaggiate, e che man mano riprendono a galleggiare, a partire da quelle piu' al largo.

Cerco di immaginare cosa possa essere significato avere un'onda di marea che sale sale sale, e non si ferma. Ieri sera un tizio del posto mi ha raccontato cosa aveva visto. la sua esperienza. Lui si trovava sul molo quando tutto e' iniziato, e ha visto scendere il mare. In una, due, tre fasi, finche' non ha lasciato scoperto il fondo del mare di fronte alla citta'.

Poi e' arrivata l'onda, che ha velocamente coperto il molo, e le strade retrostanti. Lui e' fuggito, ma la zona, li' e' tutta alta solo pochi metri sul livello del mare, quindi il mare ha coperto tutto, fino al soffitto dei piani terra, e dove passava abbatteva case e baracche di legno. Phi Phi ha la forma di una farfalla. Il mare e' entrato contemporaneamente da Nord e da Sud, e si e' incontrato in mezzo al paese, facendo devastazioni e portandosi via non so quante persone. Mi ha raccontato che lui si e' rifugiato in una casa, e galleggiava all'altezza del soffitto.

Poi il mare e' sceso. Il tutto e' durato non piu' di dieci minuti. I detriti ricoprivano tutto il paese, e le case cadure erano piene di persone che chiedevano aiuto. Molti sono morti schiacciati dalle case cadute, colpiti dai detriti, o annegati nel fango. Dopo il disastro, sui detriti si poteva salire ai primi piani delle case, per portare aiuto a che era ancora vivo.

La zona centrale della citta', come avevo gia' notato, e' piena di pavimenti piastrellati, senza piu' le case sopra. Il mio albergo, la Phi Phi Guest House, si trova proprio in mezzo alla devastazione. Era una costruzione recente, ed e' quindi stata risparmiata dall'onda.
Stamattina il tempo e' piuttosto brutto: piove e fa vento forte da sud. Il mare e' abbastanza grosso. Purtroppo l'immersione alle isole, e' annullata (sarebbero un'ora e mezza di barca veloce su un mare montato, con le ochette, impossibile!). Che stupido, avrei potuto farla ieri, che era una bella giornata!

Decido di fare comunque un altro paio di immersioni attorno a Phi Phi.

Faccio comunque due immersioni carine. Qualche squaletto, un paio di pipistrello, un gamberetto, quello che da' i colpi e stordisce i pesci (l'ho visto in qualche discovery channel). Facciamo gruppo in tre, la divemaster, Svedese, ha una novantina di immersioni, e la prima e' stata lo scorso 11 giugno, tutto in due mesi! Comunque e' bravina. Il mio buddy e' un ragazzo danese che ha anche lui una cinquantina di immersioni; ha una ragazza che sta facendo l'open water, che ha degli occhi spettacolari. Chiedo se per caso e' di origine indiana, e invece e' iraniana. In effetti siamo li', non poteva certo essere danese!

La giornata comunque si aggiusta, al ritorno mi prendo anche un po' di sole in coperta. Per pranzo ci fermiamo nella Maya Bay, quella dove hanno girato delle scene di The Beach. Non e' chiusa come sembra nel film, e la spiaggetta e' piuttosto piccola, e piena di turisti. Faccio un po' di snorkelling, ma qui l'acqua e' un po' troppo alta.

Al ritorno, passo in albergo a dare una lavata alle cose troppo sporche. Domani si parte, non ho ancora deciso se per Krabi (alle 9) o per Puket (alle 14:30). Sarebbe meglio il secondo, ma non ho certezza del bus per bkk, dato che qui fanno le prenotazioni solo da Krabi.

2005-08-18

Stamattina, alle 8:15 mi presento alla Island Diving, in barca andiamo verso Phi Phi Le. Una prima immersione in matinata, in un golfo a est dell'isola, poi pranziamo, e facciamo una seconda immersione sull'isoletta piu' a nord di quelle sotto Phi Phi Le.

La prima immersione cosi' cos', la seconda molto piu' carina, con alcuni Leopard Sharks e una bellissima tartaruga, che mangiua alghe senza interessarsi a noi che le giriamo attorno. Tra le due immersioni faccio un po' di snorkelling, e mi becco un'aragosta e un enorme serpente di mare, di almeno una paio di metri, che sta scappando da alcuni sub, mi passa sotto pochi metri, viene in superficie e nuota per un po', serpenteggiando, con la testa fuori dall'acqua. Bellissimo.

Torniamo presto, e mi faccio dare delle dritte per un po' di snorkelling. Mi consigliano Ran Tee, una baia a est dell'isola. Mi avvio a piedi lungo la spiaggia, per girare la punta. Dicevano fosse una passeggiata di 40 minuti invece ci si mette almeno un'ora e mezza. E per fortuna c'e' bassa marea (e fullmoon, infatti c'e' poca gente perche' sono tutti a Ko Phangan) cosi' riesco a passare suygli scogli e nell'acqua bassa a riva.

Insomma, arrivo gia' stanco a Ran Tee, mi faccio comunque una mezz'ora di snorkelling, la barriera e proprio carina, anche se la marea e' forse un po' troppo bassa. Poi, malgrado il tizio di una guesthouse poverissima li' mi avesse garantito che ci sarebbe stata una barca a riportarmi indietro, di barca non c'e' traccia.

Allora decido di tornare a piedi (a;trimenti avrei dovuto passare la notte li') e mi avvio su per le collina, verso il viewpoint. Che faticata! Il sentiero va su dritto, pieno di radici di alberi, in una giungla fitta. E io ho addosso dei sandali, non il massimo per camminare. Dalla cima, la strada in discesa verso il paese e' uno strano sentiero cementato, e alla fine sono gradini. Alla fine ci metto almeno 40 minuti, ma almeno arrivo prima del buio! Sono stremato e sudatissimo.

Passo dall'albergo a fare una doccia, mi accordo con la Island Diving per un giro alle isole a sud, Hin-qualchecosa, che pare siano seconde solo alle Similan, quelle a nord, verso la Birmania (e infatti costano il doppio della local dive, 3600 contro 1800). Ho la schiena e le gambe a pezzi, e decido di farmi fare un massaggio. Qui e' pieno di negozietti che propongono massaggi ai passanti.

La ragazza e' proprio molto brava, faccio un massaggio all'olio alle erbe. Una una qualche sostanza ematopoietica (tipo la Vegetallumina) che scalda un casino all'inizio. Fa il massaggio con dita, mani, palmi, gomiti, piante dei piedi. Molto brava. Un'ora per soli 350 baht, alla fine sono veramente rigenerato. Non credevo, a me in genere da un po' fastidio l'idea di farmi massaggiare, o mettere le mani addosso, in generale.

Passo ancora dalla Island Diving e mi dicono che alla fine hanno annullato il giro alle isole, perche' ci sono poche adesioni. Mi consigliano la Phi/Phi diving, li' vicino, e in effetti loro la farebbero, e quindi passo alla concorrenza.

2005-08-17

Bello stanco, mi faccio una dormitina. Nella camera c'e' un gran caldo, ma con il fan va bene. In serata faccio un giro dei vari diving, e prendo accordi con la Island Diving, per un'immersione in zona (Phi Phi Le e le isolette subito a sud).

Poi un giro per il paese, e a nanna presto.
Stamattina decido di partire per Phi Phi. Sveglia presto, sawngthaew per Krabi e traghetto. Oggi il tempo e' piu' bello di ieri, e si vedono le isole davanti ad Ao Nang, e questo fa tutto un altro effetto. Tra l'altro la stdada per Krabi e' proprio bella, una pianura con dei pinnacoli calcarei coperti di vegetazione. la strada che ci passa in mezzo.

A Phi Phi prendo posto in una camera con fan e bagno (ma acqua fredda), a 350. La citta' e' ancora disastrata dal passaggio dello tsunami, che qui ha fatto gran danni e tanti morti. Fa un certo effetto camminare sui pavimenti delle case, senza piu' la casa sopra...

A pranzo ho conosciuto Paula, una ragazza neozelandese che sta facendo il corso di divemaster, e fara' l'istruttrice ai caraibi, e mi sono fatto consigliare qualche diving. I prezzi sono calmierati, uguali per tutti, e quindi come scegliere altrimenti? Domani mi sa che faccio qualche immersione. Ora la mollo li' che qui internet costa una cifra!

2005-08-16

Mentre stavo scrivedo il blog, prima, c'e' stato un bel piovasco, ancora adesso minaccia pioggia, ma per fortuna tanti tuoni e solo qualche goccia.

Pranzo al mercato notturno, e mi sono finalmente preso una cosa che puntavo da tempo: il pesce gatto. E' un catfish di 30 cm, infilato in uno spiedo, con nella pancia delle foglie piegate di finocchio, o anice? qualcosa di piuttosto aromatico. Viene fatto alla griglia, con la pelle bella bruciacchiata. Me lo scaldano alla griglia. E' proprio buono, un po' grasso, qualche spina ma nemmeno tante. Come spesso accade viene accompagnato da verdura cruda, in questo caso dei fagiolini (belli duri tra l'altro), delle fettazze di cetrioli e dei ramoscelli di menta (si piluccano le foglie tra un boccone e l'altro).

E' da Chiang Mai che mangio cosi'... lo so che non si dovrebbe mangiare la verdura cruda, sicuramente e' stata lavata con acqua non sicura, ma altrimenti si perderebbe una bella fetta della loro cucina: per strada dove si mangiano le zuppette, sui tavoli ci sono delle vaschette piene di verdura cruda: morning glory, water mimosa, germogli di soja, altre cose... spero di non beccarmi nessuna infezione intestinale: finora mi e' andata bene.

Sul sawngthaew per tornare spartisco gli ultimi rambutan e le arachidi con una ragazza del posto magra magra, impressionante, sembra una delle foto della fame nel mondo, che sta tornando dalla Malesia, che da qui non e' molto lontana. Piu' tardi, mentre sto bevendo una birra in un bar, la incontro di nuovo: e' una "ladybar", una fanciulla che ramazza clienti nei locali, come mi spiegano la barista e un'altra ragazza del posto con cui sto chiacchierando.
Per strada, alle due (di notte) lasciamo a Chumphon quelli che vanno a Ko Tao (anche il mio vicino, ora ho due sedili). Arriviamo alle cinque e mezza al molo di Surat Thani (vanno quasi tutti a Koh Samui e Koh Phangan), e' ancora buio. Il collegamento per Krabi partira' alle otto.

Dormicchio sui tavolini, prendo un caffe' verso le sei. Arrivano almeno dieci pulman come il nostro, che scaricano turisti. Il nostro pullman parte alle nove meno un quarto, non c'e' molta gente, la zona dello tsunami fa ancora paura, evidentemente...

Per strada un'occhiata alla LP e decido di avviarmi verso la spiaggia si Ao Nang. Sono a Krabi verso le 10:30, l'ufficio turistico al bus terminal mi sembra che voglia farmi prendere a tutti i costi un taxi, per la bellezza di 300 svanziche, ma mi rifiuto... mi avvio a piedi verso la citta' (sarebbero tre chilometri, ma ormai ho capito come funzionano queste cose) e tempo cinque minuti si ferma un mototaxi, che per 20 baht mi porta in centro, al capolinea dei Sawngtaew, dove per altri trenta baht salgo su un camioncino per Ao Nang: se avessi chiamato un taxi ci avrei messo sicuramente di piu'!

Sul sawngthaew c'e' una ragazza danese da cui mi faccio spiegare un po' la zona. Lei viene qui tutti gli anni, l'ultima volta e' stata in thailandia quattro mesi. Beati studenti, studia per diventare infermiera, e poi conta di venire anche a lavorare qui.

La zona di Ao Nang e' un po' turistica, la guesthouse che puntavo, su indicazione della LP, ha quadruplicato i prezzi. Bel posto, senz'altro, ma 2000 baht a notte sono tantini... di fronte ci sono dei bungalow un po' troppo spartani e 100, e un alberghetto, nuovo nuovo pulito pulito, che per 250 mi da' stanza, aria condizionata, bagno spettacolare con acqua calda (e' la prima volta che vedo un vero miscelatore).

Faccio un giro per i diving della zona, vedo che per 2100 potrei fare una giornata con due immersioni in zona, ma non mi pare che sia un gran che: tutti propongono a piu' quattrini una giornata a Kho Phi Phi. Faccio il bagno, e il mare e' sabbia, no reef, non trasparente. Chiedo per lo snorkelling, e i conducenti delle longtail boats non scendono sotto le 1000 svanziche, e sono gia' le tre del pomeriggio, quindi per solo un paio d'ore! Mi sa che questo non e' il posto per me. Direi che ci faccio la notte e domani mattina mi sposto a Kho Phi Phi. Poi vediamo.

Intanto mi carico su un sawngthaew e torno a Krabi: mi manca un po' di mercato, di vita, di gente! Mi levo le lenti che mi danno un po' fastidio (anche domenica a bkk sono rimasto senza lenti per lo stesso motivo) e prendo un collirio in farmacia. Sara' ora di cambiarle? Senza lenti niente immersioni! Ahiahiahi... no alpitour?

Il paese e' carino, ben poco turistico (ci ho messo mezz'ora a trovare un internet point, ed e' pieno di bambini che giocano in rete, un casino che non vi dico).

Faccio veramente un giro al mercato, e mi mangio un po' di schifezze. Un piccolo calamaro ripieno di uovo, infilzato sul solito spiedino e scottato sulla carbonella. Buono. E, questa non l'avevo mai sentita: la pajatina di pollo ai ferri! In pratica le budelline fatte su su uno spiedino e cotte sulla carbonella. Ed e' pure buono! Non lo avrei mai detto... l'aspetto e' un po' quello dei rotolini delle cacche dei lombrichi, sui prati umidi.

Mi prendo un po' di frutta, tra cui delle arachidi (crude) e mi piazzo su una panchina in riva al fiume. Si avvicina un tizio per chiedere se voglio un taxi, gli chiedo se le arachidi si mangiano crude, ci si capisce un po' a gesti, un po' con le parole. Alla fine stiamo a "chiacchierare" una mezz'ora. Ci mangiamo i miei rambutan e le arachidi (sono meglio cotte, ma se magneno anche crude!), lui mi spiega come prendere il traghetto domani mattina senza spendere tanti soldi e alla fine ci salutiamo. Un incontro proprio simpatico.

Qui tanti bambini piccoli, come non ne avevo mai visti al nord, e tante pance, chissa' come mai.

Mo' mi avvio verso il mercato notturno, la danese oggi mi ha detto che ci si mangia bene, seafood. Vedremo.

2005-08-15

Altro piccolo intermezzo, questa volta grammaticale (che ci volete fare, in autobus non riuscivo a prendere sonno!).

In Thai, quando un numero viene messo in una frase, deve sempre essere accompagnato da un determinativo, che dipende dall'oggetto che si sta contando. Il numerale non puo' mai apparire da solo: in pratica non si puo' dire "due libri", ci deve sempre essere una particella, che dipenda dall'oggetto (libro, in questo caso). Lo stesso avviene con il cinese (quello, l'ho studiato!), per esempio, quando ordino una pizza al cinese sotto casa, l'ordine che parte e' "i ben malgelita": una-ben-margherita. La cocacola ha un altro determinativo, che ora non ricordo.

A vedere bene, anche l'italiano ha molti casi dove la parola necessita di essere caratterizzata per il numerale. Per esempio pensiamo a:
- un pezzo di sapone
- un paio di pantaloni, calzini, scarpe
- una fetta di torta
- una tazza di latte
- un pezzo di pane
- una copia di un libro

Sono tutti casi simili al thai e al cinese (dove la cosa pero' e' obbligatoria). Parole che devono essere classificate per poterle contare.
Piccolo intermezzo matematico. Nel dormiveglia, in autobus per Krabi, mi trovavo a pensare al fatto che le prime terne pitagoriche (TP) sono 3,4,5 e 5,12,13, e al fatto che in ambedue i casi l'ipotenusa e' superiore ad uno dei cateti di una sola unita'.

Pensando alla cosa, ho trovato il modo per dimostrare che le TP di questo tipo sono infinite, e che si possono costruire TP ove un cateto e' qualsiasi numero dispari. Sicuramente e' un risultato noto, non posso credere che sia sfuggito, comunque io non lo conoscevo, e mi pare carino.

La caratteristica di queste TP a,b,h in fatti e' quella di avere h=b+1, da cui:
a^2+b^2=h^2
a^2=(b+1)^2-b^2
a^2=2b+1
quindi, per ogni a dispari e' facile trovare b (e h, che non e' altro che b+1). In pratica il secondo cateto e' sempre
b=(a^2-1)/2
ed e' facile vedere che lui e' sempre pari (basta pensare al fatto che a e' della forma 2n+1), e di conseguenza l'ipotenusa sempre dispari. Questo tra l'altro consente di costruire una catena di TP, ove l'ipotenusa di una TP diventa il cateto generatore della successiva.

Osservo che questa soluzione vale per tutti gli a dispari, quindi anche per tutti i numeri primi maggiori di 2. Se a=1, si ottiene la TP degenere 1,0,1 ma i successivi sono tutti buoni: 3,4,5 5,12,13 7,24,25 9,40,41 eccetera, ed e' facile trovarne di enormi, come: 1001,501000,5001001.

Tra l'altro, questo teorema mi ha consentito finalmente di dimostrare la congettura di Goldbach, ma purtroppo lo spazio esiguo di questo blog non mi consente di riportare tutta la dimostrazione.
Da pirla sono andato avanti a dormire fino alle 10 e mezza. Non ho messo la sveglia, e ho tirato le tende... e vabbe'... solo che oggi volevo decidere cosa fare, dato che un po' di mare me lo sarei fatto volentieri.

Do' un'occhiata alla guida, e decido di vedere se riesco ad andare verso Krabi, che al limite mi consente di andare sul mare delle Andamane, che e' quello colpito dallo tzunami dello scorso dicembre, ma le notizie sul sito della LP dicono che comunque la zona e' in ricostruzione e, anzi, hanno piacere che qualcuno porti valuta in zona. Faccio quindi un giro delle agenzie attorno all'albergo, che (l'ho detto?) e' proprio carino: e' il Rambuttri qualchecosa, non segnato sulla LP.

Bus VIP (dicono loro, ma secondo la LP c'e' poco da fidarsi) per Krabi da 450 a 500. Proprio poco. Faccio un salto al southern bus terminal in autobus e i prezzi dei mezzi pubblici sono 580 per la 1a classe AC e ben 850 per la classe VIP (quella si', sono i bus a 24 posti!). Decido quindi di provare la compagnia privata, la differenza di prezzo e troppo interessante. Dovro' stare attento alle mie cose.

Faccio quindi di corsa check-out dall'albergo (sono le 12 meno un minuto!), lascio il bagaglio li', e prendo un bus per visitare il palazzo reale, il Wat Phra Kaew e il Wat Po. Sono proprio molto belli. Il Buddha di Smeraldo non mi fa un grande effetto, ma il grande Buddha sdraiato e' veramente fantastico: e' lungo 46 metri! E, anche qui, e' racchiuso in una costruzione che lo contiene appena, in pratica e' incastrato tra le enormi colonne. Una cosa molto interessante e' anche tutto il muro interno del Wat Phra Kaew, dove e' dipinta tutta la storia del ramayana. Molto bello.

Il tempo di fare un giro in battello (pioviggina) e poi di corsa in albergo, a riprendere il bagaglio, che si parte. Sistemo i soldi, il bm e la carta di credito in posti diversi (se dovessero fregarmene uno, mi restano gli altri). Alle sei mi passa a prendere una tipa, e a piedi andiamo ai confini di Banglampoo, e salgo sul pulman. Non e' male, i posti sono abbastanza comodi, si reclinano bene, e l'aria condizionata funziona bene. Mi aspettavo peggio, sinceramente.

Si parte verso le sette, giro per la citta' per recuperare altra gente, e poi in autostrada, verso sud. Ogni paio d'ore fa una sosta pipi', e attorno a mezzanotte ci si ferma per una mezz'ora in un posto di ristoro, dove si puo' mangiare un boccone.

2005-08-14

Che fatica cambiare albergo! Ho girato almeno per un paio d'ore in zona, sperando di azzeccare il momento del check-out di qualcuno. Alla fine devo dire che mi e' andata di lusso, ho trovato una singola con bagno, doccia calda, aria condizionata, tv via cavo (la cnn!), pure una bella stanza, spaziosa, a 400 baht. Sono proprio contento, mi ci sono trasferito appena hanno rifatto la stanza. L'altro albergo per 280 mi dava una vera schifezza.

Comunque, faccio un giro sul fiume, e faccio il giro dello skytrain, come consigliato dalla guida. La citta' non e' che si veda molto, dato che le strade attorno alle vie dove corre lo ST hanno palazzi alti se non grattacieli. Comunque ci si fa un'idea. Devo dire che la sensazione che Ridley Scott abbia preso Bangkok come modello per Blade Runner e' sempre piu' forte, ci sono addirittura un casino di grattacieli e palazzi a piramide!

Nel pomeriggio mi faccio un altro giro al mercato del weekend Chatuchak, che e' veramente una cosa spettacolare. Al ritorno, dato che partiro' domenica sera, qualunque sia il programma devo fare un giro al mercato e prendere un po' di cose, ingredienti e altre cazzate. Tra l'altro Carlo vuole piu' di un paio di fisherman's pants (cosi' si chiamano) e non voglio caricare lo zaino adesso, che manca una settimana. Glie ne ho preso un paio, rossi. Se mi piacciono me li tengo, tie'.

Fuori dal mercato mi provo degli spiedini di pollo, fatti sui banchetti, che mi hanno sempre ispirato, e sono veramente ottimi. La salsiccia invece non e' un gran che, deve avere delle verdure (germogli o che) mescolati nell'impasto. Un sapore che non mi convince. Tornando con il bus mi fermo poco prima di Banglampoo, faccio un giro in un supermercato, e poi mi fermo a mangiare ad un banchetto in una viuzza consigliata dalla carta di Nancy Chandler. Mi sono mangiato due cosa che puntavo da un po' di giorni: delle conchiglie (dei cardium, belli grossi) bollite e un pesce (credo) di fiume, quello che si trova in tutti i mercati con la testa spostata per fare angolo con il corpo. Per bellezza, mi hanno detto... mah. Il pesce era con varie verdurine: di crudo una melanzanina a uovo tagliata a spicchi, una zucchina (forse) a fette, delle fette di germoglio di bambu', e di cotto delle zucchine impanate e fritte e degli spinaci, almeno credo. Il tutto arrangiato sul piatto attorno alla vaschetta della salsa di pesce con i pezzetti di peperoncino. La salsina, che l'anno scorso non mi piaceva, inizio a capirla.

Devo dire che nei giorni scorsi non e' che abbia mangiato molto... ogni giorno un piatto di noodles, oppure un paio di zuppette. Non avevo molta fame. Oggi ci ho proprio dato dentro, invece! Speriamo che la linea se ne sia avvantaggiata (ma a vedermi, non si direbbe).

Comunque, la cartina di Nancy Chandler e' veramente indispensabile, va consigliata a tutti, c'e' sia per Bangkok che per Chiang Mai. La mia sta rompendonsi sulle pieghe, speriamo che regga!

Prima di chiudere un paio di note curiose sulla lingua thai.

In quasi tutte le lingue che conosco il pronome che cambia con il genere e' la terza singolare, maschile femminile, quando non addirittura neutro. Addirittura in cinese, anche se la differenza e' solo sulla scrittura e non nella lingua parlata. Ebbene, in thai la terza e' uguale per il maschile o il femminile, il pronome differente e' la prima singolare, io. E mica una differenza da poco: maschile "pom", femminile "di-chan". A me questo sembra davvero strano!

Altra differenza curiosa: se da noi ti chiedono quanti fratelli hai, la risposta e' X fratelli e Y sorelle. Qui la distinzione primaria non e' sul genere, ma sull'eta': quanti fratelli (o sorelle, l'inglese ha sibling) piu' grandi di te e quanti piu' piccoli. Poi eventualmente fai una distinzione sul sesso, ma interessa molto meno. Anche in famiglia il thai considera di primaria importanza la struttura gerarchica, ma e' ben curioso che nella struttura non si faccia distinzione di sesso, vero? Allo stesso modo i rapporti di parentela sono un casino: la parola "zio" si traduce in quattro parole diverse a seconda che si tratti: di un fratello piu' piccolo del padre, o piu' grande, di un fratello piu' piccolo della madre, o piu' grande. Lo stesso per zia eccetera. Incredibile eh?

E va bene, dopo questo "forse non tutti sanno che" me ne vado a nannina.

2005-08-13

Stamane bagagli e via per Bangkok. Ieri era in compleanno della regina, fuochi d'artificio e tutte le citta' addobbate a festa, con foto della regina da tutte le parti, e quindi forse ora ci sara' meno casino.

Il viaggio ci mette un'oretta e mezza, su un comodo pullman climatizzato, cher mi e' costato 48 baht. Arrivo alla Northern station, e da li' prendo un bus fino allo skytrain, faccio due linee di skytrain, carino vedere la citta' dall'alto, e poi una mezz'oretta di battello per arrivare alla zona di Banglampoo, dove ho deciso di cercare alloggio. Un bel giro.

A Banglampoo non e' che trovi molto, anche perche' e' gia' l'una e mezza. Singole con fan un po' stinfie, con bagno in comune. Una addirittura senza finestra! Alla fine mi decido per una camera con ac, ma senza bagno. L'albergo non e' un gran che, ma domani magari cambio.

Mi rinfresco un po' con l'aria condizionata, dato che sono accaldato, poi prendo un bus verso il centro. Il traffico e' veramente spaventoso, e' una bolgia infernale, la Chinatown poi e' incredibile. Sembra proprio di essere in Blade Runner! Mi sa che mi conviene girare ove possibile con lo skytrain, la metropolitana o i battelli, come peraltro consiglia la LP. Per fortuna e' si' caldo, ma non si sta poi cosi' male, specialmente alla sera.

Mi fiondo nel mercato Chatuchak, a Nord della citta'. al capolinea dello skytrain. E' veramente uno spettacolo. C'e' una zona di animali con tutti i genere di bestie del creato. Cani di tutte le razze, shar-pei, golden, e poi conigli, cavie, criceti, scoiattoli, cocodrilli, tartarughe di terra e di mare, grilli(!), rane, topi, gechi, pitoni, camaleonti, pesci di tutti i tipi, anche di mare (palla, scatola, tanti di barriera). Incredibile, e alcune cose a prezzi bassissimi. Per esempio, i pesciolini che vengono messi in tutti i vasi di fiori (piante lacustri) in giro, per le strade, costano 2 baht, quattro centesimi! Non l'avevo ancora detto: per strada ci sono questi grossi vasi o paioli, con piabnte acquatiche, e piene di piccoli pesciolini, tipo guppy, che evidentemente si magnano le larve delle zanze, e concimano l'acqua.

Poi torno in centro, a vedere delle danze allo Erevan Shrine, pagate dai fedeli che si inginocchiano davanti al tempietto mentre le otto danzatrici e i quattro suonatori fanno una danza, e con un bus ritorno verso l'albergo. Perdo la fermata e due ragazzine che studiano per diventare quide turistiche mi accompagnano per un pezzo, altrimenti mi sarei veramente incasinato. Passo per Khao San Road, che e' piena di localini pieni di turisti. La zona del mio albergo e' un po' piu' tranquilla.

2005-08-12

La mattina passo dalla PU (che poi e' il soprannome della proprietaria, e si pronuncia Po) a prendere una bici la bici e, dato che avevano una camera con bagno e fan, l'ho presa per stanotte, a 250.

Faccio prima un giro al mercato, bello, e poi mi avvio per un giro delle rovine in citta'. Sono piuttosto interessanti, ma io mi rompo presto i maroni a girare per ruderi. Nel pomeriggio faccio un riposino in albergo, mi vedo un pezzo di "the terminal", e alle quattro prendo per un pelo il giro in longtailboat per i canali di Ayutthaya.

Interessante uno dei templi, il Wat Phanan Choeng, perche' pieno di gente, che metteva foglie d'oro sulle statue del Buddha e facevano una strana cerimonia: compravano dei teli zafferano lunghi qualche decina di metri, e li davano a dei ragazzi arrampicati in grembo al grande Buddha seduto, alto 20 metri (come al solito in un edificio che lo contiene appena!). Questi passavano questi lunghi teli attorno al la statua e facevano scendere la striscia, e la gente inginocchiata ai piedi della statua ci si copriva la testa, ogni telo copriva almeno dieci persone. Poi ritiravano tutto e ricominciava il giro. Il tutto in modo molto festoso.

Stiamo in giro fino alle sette. Siamo una dozzina di turisti, e faccio amicizia con un simpatico gruppo di tre studentesse di medicina indo-inglesi, che fanno un giro di due o tre mesi per l'indocina, compreso un mesetto in un ospedale della Cambogia. Molto simpatiche, una sikh, una jain del Gujarat, ma nata a Londra, e comunque vegetariana e abbastanza credente, e una "wannabe" come dicevano le sue amiche scherzando, perche' mezzosangue, di padre inglese. Studentesse a Cardiff, dicono di essere tutte indiane per caso... mah. C'e' anche una ragazza di Bologna, che si chiama Barbara, simpatica, che viaggia da sola, e un ragazzo sino-ecuadoriano, un tipo un po' strano, e un poco inquietante.

Alla fine, tra la gita in barca e le chiacchierate che ci siamo fatti al mercato dove abbiamo mangiato noodles, sono proprio contento di essere rimasto la seconda notte.

2005-08-11

Stamane mi sono svegliato prestino e mi sono subito avviato verso la citta' vecchia, alle rovine. E' un bel po' di strada, sedici chilometri, su un trasporto aperto a 15 baht (prezzo da farang, i locali pagano 5!). Bellissimo.

Arrivato li' ho noleggiato una bici per girare la zona archeologica. Bella, i templi sono in buono stato, alcuni addirittura di stile indu', come forma mi ricordano addirittura Khajuraho. Al museo poche cose interessanti, e un caldo fottuto, ma sono esposte una stele del tredicesimo secolo con una delle prime testimonianze della scrittura Thai e altre tavole.

Comunque, due o tre ore sono state sufficienti. Quindi sono tornato alla guesthouse, fatto check-out, e sono andato a piedi fino alla stazione dei pullman, un paio di km, e ho preso di corsa un bus climatizzato per Ayutthaya. Previste cinque ore, poi erano quasi sei, e soli duecento baht.

Bello girare in bus, mi sa che vado avanti cosi' fino al sud. Tanto posto libero, i sedili si reclinano bene, i vetri grandi e puliti. Insomma, il paesaggio lo si gode proprio bene. Tante risaie.

A una sosta mi sono mangiato un piatto di riso con fagiolini e qualche carne, che non era piccante... di piu'... micidiale! Mi sa che domani mattina la pago!

Arrivato ad Ayutthaya, 'sti stronzi mica mi lasciano sull'autostrada? Ci sono dei ragazzini in moto che vogliono 70 baht per portarmi in citta', e rifiuto. Faccio cinquecento metri per uscire dallo svincolo (le autostrade qui non sono chiuse, ci sono i negozi, case...) e mi spiego in qualche modo con della gente in attesa ad una fermata di autobus. Per fortuna che ho imparato qualche parola di Thai perche' qui l'inglese non lo parla proprio nessuno!

Insomma, prendo l'autobus, che e' proprio per lillipuziani. Tutto piccolo, ed e' strapieno di gente, studenti che tornano a casa. Comunque arrivo proprio dove volevo (per soli quattro baht), ma tutte le guesthouses sono piene! Tony's piena, Alla Ayutthaya mi rifiuto, da quello che dice la LP il proprietario e' un violento. La BJ ha delle camere a 140 con fan, cesso in comune, orribili. Nisba.

Passo dalla UP, anche questa piena, ma la proprietaria, una chiacchierona, mi prende i simpatia e mi cerca lei una sistemazione. Li' vicino ci sarebbero dei bungalow senza ac a 300, ma mi sembra troppo. Allora mi accompagna in motorino (ormai e' buio) prima in un albergo, ma e' una cosa orripilante, sembra l'hotel di bkk dove sta di caprio in the beach. cesso privato, ma senza l'asse. Una cosa orripilante. E voglione 300 baht! Allora mi accompagna in un altro posto, e questo e' carino. Baan Suan, non e' ancora sulla LP. I bungalow sono cari, 500 senza ac e 600 con, ma le camere con il bagno in comune sono carine. La singola viene 150 baht, e sul piano ci sono solo due altre camere piene. Buona questa.

Mi sdebito offrendo da bere alla proprietaria della UP (lei beve un bicchiere di latte!), che poi mi chiede una mano perche' ha fatto un casino con delle sue ospiti, cui ha promesso per 1000 baht a testa una gita di un giorno a Kanchanaburi, e non riesce ad organizzarla. Questa qui e' una proprio simpatica, ha sposato un giapponese, e quindi ha molta clientela di jap, ma anche europei, ma e' una che parla sempre prima di pensare. Ora ha paura che le sue quattro ospiti (che crede italiane, ma sono spagnole) si incazzino. Io l'aiuto a parlare con loro (parlano ben poco inglese) e riusciamo ad organizzare diversamente la cosa. Devo dire che con gli spagnoli ci si capisce quasi al 100%. Alla fine sono tutti soddisfatti. Rimango nella zona comune dell'UP a guardarmi Top Gun in tv/dvd. Devo dire che quella e' proprio una bella guesthouse. E' stata trattata un po' male dall LP del 2003, ma la nuova versione in stampa il mese prossimo dovrebbe trattarlo meglio. Lei spera di essere portata al primo posto, e credo che se lo meriti. E' gia' la prima citata sulla guida LP dell'estremo oriente.

Vabbe', serata proprio simpatica, oggi ho proprio fatto l'esperienza piu' "thai" di questi giorni. Devo dire che qui si sta proprio bene.

2005-08-10

Allora, ho saltato un giorno di blog e mamma si e' subito preoccupata... niente, tutto bene, e' che fuori da Chiang Mai non e' cosi' facile accedere ad internet...

Ieri quindi avevo il treno alle 8:30. Sveglia alle 6:40 e ho visto che mi basta una mezz'ora per essere pronto a partire. Tra pagare, trovare un ATM perche' ho finito i contanti, trovare un sawngthaew ed arrivare in stazione, mancava un'ora alla partenza.

Nessun problema per il biglietto. Posti liberi. 350 baht. Il posto era assegnato, finestrino, ma hanno tappezzato i vagoni di pubblicita', e non come i tram di Milano, dove si vede abbastanza bene attraverso i cartelloni appiccicati ai finestrini. Qui praticamente non si vede nulla! Per fortuna mi sono appropriato di un posto con il finestrino libero, e nessuno ha rivendicato il mio posto per tutto il viaggio.

Viaggio tranquillo, bel paesaggio, montano, con fiumi marroni e foreste. Sei ore.Poi un tuktuk carissimo (50 baht) per la stazione dei pullman di Phitsanulok (3 km), 27 baht il pullman air-con per Sukhothai, sette baht (dopo aver rifiutato un maledetto che mi voleva far pagare 40 baht, sono praticamente partito per la citta' a piedi) per il centro della Sukhothai nuova.

Ho trovato subito una guesthouse non male, la MG, un bungalow con aria condizionata e bel bagno a 350, sicuramente avrei potuto spuntarne meno, ma stava iniziando il diluvio, e non ero nelle condizioni di contrattare. Comunque la proprietaria e' simpatica.

Giro al mercato, carino, cose un po' diverse da Chiang Mai. Sono riuscito a fatica a comprare spago robusto e delle perline per sistemare le cerniere dello zaino: quasi tutti i cursori hanno la maniglietta rotta. Ora e' sistemato proprio bene! Mangio una decina di bananine, tanto sul treno ci hanno dato dei rinfreschi, come sull'aereo! Le cose che mi sono preparato ieri alk corso oramai sono andate, e le ho dovute buttare, peccato.

A nanna presto, che sono stanco... ovviamente mi sveglia un sms di mamma, preoccupata perche' non ho fatto la mia quotidiana passata su web per il blog!

2005-08-09

La larvona cicciotta e carnosa era si' una crisalide! E' un silkworm, il baco da seta, la crisalide che si trova nel bozzolo che viene aperto per ricavare la seta. Confermo che e' proprio buona.

Stamane ho fatto prima un giro al mercato, dato che avevo ancora il motorino, per prendere del detersivo, ma non ho trovato il tappo per il lavabo. Poi al Gap's per il corso di cucina thai.

Siamo prima passati dallo stesso mercato dov'ero passato ieri mattina, sulla Talang Suthep ad acquistare un po' di ingredienti e farsi spiegare un po' di cose dai due istruttori. E' stato molto interessante.

Poi al corso. Ed e' stata una cosa veramente bellissima. Abbiamo preparato qualcosa come otto diverse portate, zuppe, tagliolini, dolci. Molto bravi gli istruttori, che si alternavano nella spiegazione. Prima ci raccontavano il piatto e gli ingredienti, poi ci facevano vedere come si fa, poi ognuno con il suo fornello, il suo wok, i suoi ingredienti gia' nelle ciotoline, olio di palma, soia, oyster sauce, e via!

Quello che abbiamo preparato al mattino ce lo siamo mangiato a pranzo, i piatti del pomeriggio ce li siamo portati via. Me li mangero' domani.

C'erano altri due italiani al corso, una coppia di Bologna, e devo dire che noi italiani siamo sempre i piu' chiaccheroni. C'erano francesi (ho convinto uno di questi ad assaggiare le larve del bambu, eheheh), olandesi, inglesi, giapponesi e sudafricani, ma chi faceva casino eravamo solo noi...

Tra l'altro qui in Thailandia e' la seconda volta che mi dicono che somiglio al Timothy Dalton di James Bond. Quest'anno era uno degli istruttori che ha detto "Peter, now I remember where I saw you...", l'anno scorso era stato un vecchio finocchio inglese a Koh Samui. Sempre uomini... almeno quello di oggi non era frocio! Strano comunque, nessuno mai mi aveva detto che somigliassi a Dalton, che tra l'altro mi pare un po' insipido... mah.

Alcuni piatti dovrei essere in grado di farli anche a casa. Anche gli involtini. Alcuni ingredienti non sara' facile recuperarli, e anche le guarnizioni: uno di questi era un suffle' di pesce in un vasetto fatto pinzando dei dischi di foglie di palma! Dove li trovo a Milano? All'orto botanico, ma mi blindano!

Dopo il corso sono tornato a leggere in albergo, poi sono ripassato al mercato per cercare il tappo, ma era gia' tutto chiuso. Ho mangiato un paio di zuppette sui banchetti li' fuori, per un totale di 20 baht, come ieri.

Pensavo di andare ad Ayutthaya, ma oggi ho parlato con la coppia di Bologna, anche loro al corso, e mi hanno dato l'idea di andare a Sukhothai. Non ci arriva il treno direttamente, ma con in piu' un'ora di pullman dovrei essere li' domani verso le quattro, quattro e mezza. Vediamo come mi gira domani.

Ho terminato Patagonia di Chatwin. Interessante, ma non mi ha entusiasmato. Ho anche finito uno dei due libri di fantascienza "the languages of Pao" che avevo comprato su segnalazione del libro di linguistica "the great eskimo hoax...", che non era un gran che, ma interessante per l'aspetto, appunto, linguistico. Ho attaccato "the aquatic ape hypothesis" della Morgan. Su quello vado sul sicuro!

PS: un bel casino le tastiere dei pc thai... al posto dell'apostrofo c'e' il -, al posto del quote il @, ovviamente non ci sono le lettere accentate, e le doppie non le prendono quasi mai!

2005-08-08

Anche per oggi mi sono tenuto il motorino. In mattinata ho fatto un salto al centro commerciale che vende i prodotti delle hill tribes. Dato che non andro' a fare trekking, ho almeno dato un'occhiata a quello che perdevo.

Poi sono ripassato dallo zoo per vedere la voliera mega. Ieri ero entrato dal retro, a vederlo come oggi dall'entrata principale fa un altro effetto. I primi recinti sono squallidi, quattro struzzi che si sono strappate tutte le piume... Ieri mi ero goduto una parte del parco piu' difficilmente accessibile (e in piu' ero entrato con il motorino, mentre oggi non me l'hanno permesso).

Comunque, la voliera e' uno spettacolo, ci sono dei piloni tipo tralicci dell-alta tensione che trengono una struttura metallica sopra le cime degli alberi, su cui e' stesa una rete. In pratica da dentro non ci si rende conto di essere in una gabbia. In pratifa hanno racchiuso una valletta, con fiume, laghetti e cascatelle, l'hanno attrazzata con sentieri, scalette e punti di osservazione e l'anno riempita di uccelli di tutti i tipi. Veramente spettacolare. Sembrava un po' di essere in Jurassic Park, sensazione che avevo avuto un po' anche ieri.

Mi sono sbucciato un mallelolo sbrissiando sui gradini muschiosi, ma all'ingresso dello zoo ho dato una bella disinfettata con betadine.

Poi ho fatto tuta la salita fino al Wat Suthep, in cima alla collina. Sedici chilometri di una bella strada a tornanti nel bosco. Il tempio e' proprio bello, e la vista su Chiang Mai notevole. Per salire al tempio ci saranno duecento gradini, cheffatica!

Tornando mi sono fermato quasi alla base della collina, dove c'e' una cascata, con il fiume che scorre tra delle rocce. Un bel posto. Tanti thailandesi che passano la giornata. Sono rimasto un'oretta a leggere un libro, poi ha attaccato a piovere di brutto, e mi sono rifugiato sotto una tettoia.

Quando poi ha smesso (non ha smesso del tutto, in verita') sono tornato giu', sono passato in stazione per chiedere dei treni. Vorrei fare il ritorno in treno, di giorno per godermi il paesaggio, ma sono ben 12 ore, e arriverei a bkk la sera tardi, e sarebbe un po' complicato trovare alloggio. Quindi l'idea sarebbe di prendere il treno delle 8:30 fino ad Ayutthaya (arriverei alle 19) e la mattina dopo la visito e poi prendo qualcosa, treno o pullman, fino a Bangkok. Ho verificato, e quel treno non ha bisogno di essere prenotato (meglio cosi', devo cambiare, dato che mi sono rimasti sono 300 baht).

E comunque, partirei dopodomani, dato che domani ho prenotato una giornata di cucina thailandese!

Ho cenato in un banchetto thai al mercato, due zuppe piccantissime con l'assaggio delle verdurine sul tavolo.

2005-08-07

Girare con il motorino e' tutta un'altra cosa. Poi, i motorini che affittano qui (gli stessi delle isole l'altr'anno) sono proprio comodi da guidare.

Ho fatto un bel giro al mercato thailandese, il Warorot. Tante cose strane, e poi hanno la mania di impacchettare tutto. Anche il cibo e' suddiviso in porzioni e messo in sacchetti. In genere gonfi, pieni a meta' e il resto aria, chiusi con elastici. Anche nel negozio di libri usati, ieri, tutti i libri erano puliti uno per uno e impacchettati nel cellofan.

Tra l'altro, ieri mi sono comprato una cartina di qui molto bella. Era citata sulla Lonely ed e' fatta a matita colorata, e molto bene, con tutti i negozi, le guesthouses eccetera. Il mercato e' dettagliato fino alla bancarella. Dato che mi e' piaciuta, mi sono gia' comprato la pianta di bangkok dello stesso autore.

Comunque, dicevo, al mercato tante cose strane, moltissimo pesce secco, anche bestie di mezzo metro! e verdure a me sconosciute. L'idea del corso in effetti non e' male... vedremo. La prima parte del corso e' "scegliere gli ingredienti al mercato".

Dopo il mercato mi sono avviato dall'altra parte della citta' per andare verso un Wat, ma a meta' strada ha attaccato il monsone. Fortuna che sono riuscito ad infilarmi in un baretto, sotto una tettoia, dove sono rimasto a leggermi un po' di Chatwin. In un'oretta e' passtao, ma il tempo comunque resta coperto, e ogni tanto fa qualche goccia.

Mi sono avviato verso le colline, a un certo punto, in salita, do' un passaggio ad un ragazzo militare, che si fa accompagnare all'ingresso dello zoo, dove mi fa entrare gratis. Non sapevo ci fosse uno zoo.

Strano peraltro. Si tratta di una giungla tropicale (poi e' appena piovuto, figurati) distribuita in uno spazio molto ampio, collinare, con laghi, fiumiciattoli. Ogni tanto lungo la strada una zona e' recintata, e ci sono dentro degli animali. Cervi, tapiri, coccodrilli.... eccetera eccetera, tanti! Il tutto in spazi enormi. Voliere enormi, che dovrebbe vedere Andrea. Una lunga almeno duecento metri, che copre la buona parte di una valle, ma chiudeva alle quattro, se mi gira torno domani. Anche belve, ho visto tigri, giaguari, leopardi, pure due tigri del bengala bianche! E due panda, in una zona raffreddata, e li' mi hanno fatto si' pagare, 100 baht.

Tornando mi sono avviato su per la collina, ma si fa tardi e quindi sono tornato indietro. Mi sono fermato ad un paio di mercatini lungo la strada, e in uno ho assaggiato sia le lerve del bambu' fritte, che gia' avevo assaggiato, che un'altra larvona piu' cicciotta e carnosa, sembra quasi una crisalide. Anche questa piuttosto buona. E finalmente le cavallette! Fritte, piccoline, non sono male. Pensavo che sapessero di gamberetto, invece hanno un sapore strano, che non mi ricorda niente di quello che conosco. Direi un sapore... di cavalletta!

Ho mangiato riso e pollo in un banchetto lungo la strada, con i tavoli con la gente del posto. Non danno da bere, mi sono comprato una birra al seveneleven. Anche una zuppa, fatta con le zampe del pollo. Piuttosto piccante, con cipolle, altre verdure strane e qualche pezzo di zampa di pollo. Il padrone del banchetto era un vecchietto thailandese ciarliero, ci siamo scambiati qualche termine in inglese e thai. Il thai e' proprio tosto comunque. Mi sono comprato un phrasebook, ma non mi ricordo nemmeno come si dice "grazie". Il vecchietto mi ha regalato delle bananine prima di andare via.

La birra... al posto della solita Singha o Chang ho provato una Leo, nuova. La Lonely la dava come alternativa meno luppolata. E in effetti devo dire che forse la preferisco alle solite due.

La via principale della citta' e' chiusa al traffico, una specie di oh-bei-oh-bei thai: pieno di bancarelle. Credo ci sia tutte le domeniche. Pieno zeppo di turisti, comunque ci ho fatto un giro.

Ora vado a nanna, mi sono comprato dei tappi per le orecchie, anche se dopo una certa ora il traffico non si sente piu'.

2005-08-06

La data sul computer dice 2548, credo sia la data dell'era buddista.

Sono a Chiang Mai, l'albergo non e' un gran che, la camera piuttosto rumorosa, ma e' pulita. C'e' l'aria condizionata ma non la tv. Da quanto ho visto in giro e letto sulla guida, e' il giusto per trecento baht (6 euro). Se domani mi gira, provo in un altro posto piu' carino. Li' organizzano anche un corso di cucina thailandese, magari lo faccio.

Oggi mi sono svegliato quasi a mezzogiorno e ho fatto un giro per la citta'. Verso le tre e' piovuto per un'oretta, ma ero in un baretto a mangiare e sono rimasto li' a leggere. Piu' tardi nel pomeriggio mi sono fatto un bel giro del mercato. C'e' anche una zona per un mercato notturno, molto pieno di vita, ma piuttosto turistico. Il mercato diurno invece sembra molto interessante. Ci passero' domani mattina. Magari noleggio un motorino.

Non ci sono moltissimi turisti in giro. Curiosamente ci sono anche di turisti musulmani, le donne con il velo completo, solo due buchi (coperti da retine) per gli occhi, e contrattano le merci con cattiveria, in inglese. Strano, non li avevo mai visti in giro.

Mi sono mangiato dei tagliolini piccantissimi per strada, qualche frutto, e ho preso dei semi di girasole che facevano veramente schifo. Li ho buttati. La birra comunque non e' male.

La temperatura e' calda ed e' piuttosto umido, ma non si sta male. Credo che il prossimo albergo lo potrei prendere anche solo con il fan, anche se ho usato l'aria condizionata per dare una botta di fresco alla stanza nel pomeriggio, quando sono tornato per fare un riposino.

2005-08-05

Gran freddo a Vienna, per fortuna che avevo portato almeno un giacchino... leggero, peraltro. Comunque avevo una decina di ore, e mi sono infilato in luoghi chiusi, visto il freddo. Il Kunsthistorische e' fantastico, specialmente la collezione di fiamminghi...

Il volo intercontinentale era delle Ostereische, operato dalla Lauda. Mai visti sedili piu' stretti di quelli. E vabbe'...

Arrivato a Bangkok, un po' complicato trovare un volo per Chang Mai, comunque ce l'ho fatta. 1.800 BHT e parte alle 21:20. Un'altra compagnia, la one-two-go mi avrebbe fatto pagare solo 1.200 e sarebbe partita alle 19:15, ma per saperlo ho dovuto fare una coda di un'ora, e ormai l'altro biglietto l'avevo gia' comprato.

Ho fatto anche una tessera telefonico da 100 BHT, e ho prenotato al Safe House Court, dalla Lonely sembra carino, anche se avrei preferito la Gap's House, ma era fully booked. Vediamo... magari domani.

2004-10-21

Oggi sono a casa malato. In TV hanno dato Casablanca, che non avevo mai visto per intero, anche se purtroppo era la versione colorata.

Alla fine, il commissario Renault, implicitamente discolpando Rick dell'omicidio del nazista, dice ai suoi: "Arrestate i soliti sospetti".

Non so se nella versione originale dice proprio "The usual suspects", ma credo sia assolutamente probabile: non immaginavo proprio che il titolo di quel grande film fosse una citazione!

2004-09-13

Oggi lavoro di cucina: ho aggiunto lo sciroppo al nocino, che per ora starà ancora sul terrazzo, e ho fatto i peperoncini sott'olio ripieni di tonno, acciughe e capperi tritati.
Carina questa annotazione. L'ho trovata nella Introduzione di Stephen Fry al "Salmone del Dubbio" di Douglas Adams.
Quando guardiamo i quadri di Velásquez, ascoltiamo la musica di Mozart, leggiamo un romando di Dickens o ridiamo di una battuta del comico Billy Connolly, per fare quattro nomi a caso (ci vogliono molto tempo e molta riflessione per fare nomi a caso), ci rendiamo conto che essi parlano al mondo intero, con risultati senza dubbio magnifici. Quando guardiamo i quadri di William Blake, ascoltiamo la musica di Bach, leggiamo un romanzo di Douglas Adams o ridiamo di una battuta del comico Eddie Izzard, ci sentiamo gli unici al mondo ad aver capito cosa volevano dire. Tante persone li ammirano, ma nessuna (pensiamo) li comprende come li comprendiamo noi.

2004-08-20

Mi sono letto il libro Dire Quasi la Stessa Cosa di Umberto Eco, Bompiani, 2003, che mi è stato prestato da Leo.

Tratta delle problematiche connesse alla traduzione, nei vari sensi in cui questa può essere intesa. Fa molti riferimenti ed esempi alla sua esperienza, sia come autore, nei rapporti con i suoi traduttori in altre lingue, sia come traduttore, per gli Esercizi di Stile di Queneau e per Sylvie di Nerval, e non solo.

Ci sono svariati punti interessanti. Per esempio:

6.5 I riferimenti dei rebus e il rebus del riferimento, pag.157, c'è un rebus veramente difficile, da fare provare a Vale.

10.3 Tipi di interpretazione, pag.237, cita, in riferimento alla distanza tra la scrittura e la pronuncia dell'inglese, una burla di George Bernard Shaw che chiedeva come pronunciare ghoti. La risposta sarebbe fish, in quanto:
  • gh suona come in laugh
  • o suona come in women
  • ti suona come in nation

Nel capitolo 14 Lingue Perfette e Colori Imperfetti ci sono due parti molto stimolanti, che richiedono senz'altro un approfondimento.

La prima, a 14.1 Tertium comparationis, pag.348, parla di una lingua che non conosco, la lingua Aymara, parlata ancora oggi tra Bolivia e Perù, di cui riferisce che "anziché sulla logica bivalente (vero/falso) su cui si basa il pensiero occidentale, si basa su una logica trivalente, ed è pertanto capace di esprimere sottigliezze modali che le nostre lingue catturano solo a prezzo di faticose perifrasi". Molto interessante, da approfondire.

Tutto il brano 14.4 Colori, pag.353-363, e in particolare le osservazioni sul daltonismo alla pagina 356, sono estremamente stimolanti, devo ricordarmi di trascriverle o di scannerizzarle.

2004-08-04

Questa è la mia web page, con il nuovo indirizzo. Sono anche accessibile da cjb e ho anche dello spazio su Brinkster, ma non ho ancora deciso come usarlo...

2003-03-03

Questa e' la pagina iniziale del mio blog.