Tratta delle problematiche connesse alla traduzione, nei vari sensi in cui questa può essere intesa. Fa molti riferimenti ed esempi alla sua esperienza, sia come autore, nei rapporti con i suoi traduttori in altre lingue, sia come traduttore, per gli Esercizi di Stile di Queneau e per Sylvie di Nerval, e non solo.
Ci sono svariati punti interessanti. Per esempio:
6.5 I riferimenti dei rebus e il rebus del riferimento, pag.157, c'è un rebus veramente difficile, da fare provare a Vale.
10.3 Tipi di interpretazione, pag.237, cita, in riferimento alla distanza tra la scrittura e la pronuncia dell'inglese, una burla di George Bernard Shaw che chiedeva come pronunciare ghoti. La risposta sarebbe fish, in quanto:
- gh suona come in laugh
- o suona come in women
- ti suona come in nation
Nel capitolo 14 Lingue Perfette e Colori Imperfetti ci sono due parti molto stimolanti, che richiedono senz'altro un approfondimento.
La prima, a 14.1 Tertium comparationis, pag.348, parla di una lingua che non conosco, la lingua Aymara, parlata ancora oggi tra Bolivia e Perù, di cui riferisce che "anziché sulla logica bivalente (vero/falso) su cui si basa il pensiero occidentale, si basa su una logica trivalente, ed è pertanto capace di esprimere sottigliezze modali che le nostre lingue catturano solo a prezzo di faticose perifrasi". Molto interessante, da approfondire.
Tutto il brano 14.4 Colori, pag.353-363, e in particolare le osservazioni sul daltonismo alla pagina 356, sono estremamente stimolanti, devo ricordarmi di trascriverle o di scannerizzarle.
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